La novità di Twitter: la spunta blu diventa a pagamento

La prima novità di Elon Musk dopo l’acquisizione di Twitter è stata la scelta di far pagare la spunta blu dei profili verificati.
Un’idea che ha diviso utenti e addetti ai lavori, tra chi ne riconosce i possibili benefici e chi vede solo un buco nell’acqua.

La spunta blu diventa a pagamento, il tweet di Musk

Verificare l’identità su twitter ha un costo. È stata una serie di tweet dello stesso imprenditore a renderlo noto. “Più potere alle persone. Spunta blu a 8 dollari al mese” ha cinguettato il neo patron di twitter.

La spunta blu fu introdotta nel 2009 per assicurasi che i profili di personaggi famosi fossero effettivamente reali e gestiti da questi ultimi.
La richiesta per ottenere il badge blu prevedeva venisse fornita una serie di documenti che accertassero il proprio statuts. Una procedura semplice, forse fin troppo agli occhi di Musk che l’aveva tradotta in divisione tra “signori e plebei”.
Con il bollino blu a pagamento invece, chiunque sia disposto a pagare 8 dollari al mese ne avrà diritto.

Ma non finisce qui.

Con la spunta blu a pagamento ci saranno anche dei benefit, come:

  • priorità nei risultati di ricerca e nelle menzioni
  • meno pubblicità nel feed
  • condivisione audio e video di maggior durata
  • leggere liberamente articoli a pagamento

spunta blu twitter

Come si divide l’opinione di utenti e addetti ai lavori?

Per molti non sarebbe da escludere la pista secondo cui l’introduzione della spunta blu sia un modo per Twitter di “pagare le bollette” citando Elon Musk.
È stata proprio questa, infatti, la risposta di Musk ad un tweet di Stephen King. Lo scrittore si è detto contrario al pagamento per esser un utente “blu”, anzì, secondo King dovrebbe essere la piattaforma a pagare i personaggi pubblici in quanto portatori di partecipazione.
L’intento di Elon Musk è di rendere Twitter più usabile e sicuro. Ma sono molti gli interrogativi sul metodo per riuscirci.
Se più persone richiederanno la spunta blu, più sarà difficile che sulla piattaforma compaiano profili fake.
Molti degli addetti ai lavori però, hanno fatto notare che un badge blu accanto al proprio nome non significa che non si verificheranno episodi che in qualche modo potrebbero violare le regole di Twitter.

Proprio il fatto che sia acquistabile da tutti e ad un prezzo modico non esclude che alcuni utenti possano comprarla per fini tutt’altro che leciti.
Come non è detto che chi ne sia in possesso ora sia disposto a pagarla in futuro.